I conviventi possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune firmando un contratto di convivenza redatto in forma scritta a pena di nullità, con atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da un avvocato.
Ai fini dell’opponibilità ai terzi e al rilascio della certificazione anagrafica, il contratto di convivenza deve essere trasmesso dal notaio o dall’avvocato che lo ha redatto in forma pubblica o che ha autenticato le sottoscrizioni dei conviventi di fatto, al Comune di residenza degli stessi entro 10 giorni.